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Arte e monumenti della Valle d’Aosta



    Arte Romana: Molti insigni monumenti risalgono all’epoca romana, in gran parte presenti intorno e dentro la città di Aosta, definita non a caso la “Roma delle Alpi “. La città – Augusta Praetoria – fu fondata nel 25 a.C. con le mura dal perimetro di circa 2500 metri e una ventina di Bastioni: nei quattro punti cardinali si trovavano le quattro porte principali. Era il nodo centrale viario ed economico della Valle. L’Arco di Augusto fu costruito presumibilmente nello stesso anno della Città in celebrazione della vittoria delle truppe Romane di Terenzio Varrone contro i Salassi e quale omaggio ad Augusto: originariamente era ornato di statue ed iscrizioni del sec. XV. Sotto l’Arco venne collocato un crocefisso quale offerta votiva per scongiurare le frequenti inondazioni del Torrente Buthier.
    A nord-est della città si trovano i ruderi del Teatro, un capolavoro dell’alto Impero e della sua architettura in grado di ospitare fino a 4000 persone; di esso oggi rimane purtroppo solo la facciata principale, esaltata dal tempo in tutta l’imponenza dei suoi oltre 22 metri di altezza.

    L’Anfiteatro è chiuso all’interno del Convento di San Giuseppe e ancora rivela proporzioni grandiose e perfette.: originariamente era in grado di contenere sino a 20.000 persone e veniva usato per i classici combattimenti tra gladiatori e per le lotte contro le belve feroci. Delle 60 arcate originali della struttura ne rimangono soltanto 8.

    Inoltre, senza per questo volerli citare tutti, ricordiamo in breve i seguenti monumenti: la doppia Porta Pretoria, con il suo cortile d’armi; un Ponte di età imperiale; le Terme; una misteriosa costruzione sottostante l’area del Foro; i tratti dell’imponente cinta di mura rettangolare, alte 8 metri, con le sue torri di guardia. Le torri erano ben 18 ma, a parte quella del Pailleron (un antico fienile) – ben restaurata ed in ottimo stato di conservazione – le altre sono state completamente frammentate dopo la scomparsa dei Romani e le loro pietre utilizzate per realizzare altre costruzioni (chiese, torri, castelli etc.).

    Armonicamente fuse con la parte romana sono le costruzioni medievali e moderne. Simbolo delle tradizioni storiche e culturali dei valdostani è il Campanile della Collegiata di Sant’Orso, antica chiesa paleocristiana ristrutturata nel Quattrocento. Ammirevoli e preziosi il tempio, il chiostro, il priorato, la cripta, il cui maggiore contributo fu dovuto ad importanti architetti romani.
    Tra le preziose testimonianze del passato della Valle di sicuro spiccano i numerosi castelli, in maggioranza medievali, di cui oggi alcuni risultano abitati o adibiti a museo mentre altri si trovano in stato di abbandono o semi-diroccati. Oggi si posso contare più di un centinaio tra castelli, torri e case forti – definite le “sentinelle del passato” – di stili Romanico, Gotico e del XVIII e XIX sec.. Queste antiche costruzioni, la cui funzione in origine era la difesa della popolazione della Valle dai periodici assalti dei nemici invasori, vennero in seguito utilizzate per rafforzare il sistema di controllo militare dei signorotti locali sui punti strategici del territorio. Di fatto il castello Valdostano era, al tempo stesso, fortezza e fattoria, presidio agli sbocchi delle vallate minori e casello per pedaggi e tributi fiscali. Ad oggi questi castelli rimangono le testimonianze dominanti delle costruzioni d’epoca medievale e dell’alto medioevo.

    Epoca Medioevale. Il periodo Romanico dei castelli risulta suddiviso in tre fasi: la prima di grande semplicità (torre, mura e cappella); la seconda presenta una evoluzione verso una struttura più complessa per l’aggiunta all’interno di edifici residenziali o altre costruzioni volte a soddisfare lo stile di vita agiato di nobili e Signorotti; la terza fase è caratterizzata dalla sostituzione dei primi torrioni a forma prismatica con la forma cilindrica e dalla trasformazione degli edifici residenziali disarticolati dei castelli del XIII secolo in stabili strutture monoblocco di grande semplicità e rigore geometrico.

    Il castello Valdostano che rappresenta più di ogni altro l’edificio difensivo Romanico (prima fase) è il Castello di Graines a Brusson, tipica costruzione Romanica composta da un torrione centrale e da mura a cinta con all’interno una cappella. A testimonianza della seconda fase si possono ammirare i castelli di Saint Germain a Montjovet e di Cly a Saint Denis, dalle strutture ampliate e più complesse. Un esempio dell’ultima fase è il Castello di Bramafan in Aosta, che evidenzia la transizione dei castelli Romanici verso quelli Gotici tipici del sec. XIV. L’architettura militare Gotica si afferma su due linee di sviluppo, di cui la prima consiste in interventi di collegamento tra le torri o edifici isolati creandone un ampliamento (si crea così un complesso più grande), mentre la seconda linea consiste nel costruire nuovi complessi monoblocco privi di cinte murarie e di torri difensive .

    Alto Medioevo. Si possono ammirare ancora tre castelli tutti costruiti a partire dalle fondamenta di costruzioni di epoca Paleocristiana: il primo fu costruito dalle fondamenta dell’antica Chiesa di Santa Maria a Villeneuve; il secondo dalle fondamenta di un’antica chiesa cruciforme del sec. V, sotto l’attuale chiesetta di San Lorenzo di fronte alla collegiata di Sant’Orso in Aosta; il terzo fu innalzato sull’area di fondazione della primitiva cattedrale Paleocristiana.
    Sotto l’attuale cattedrale Romano Gotica di Aosta, si possono visitare le bellissime pavimentazioni, le antiche fonti battesimali, alcuni frammenti di pavimenti-mosaico, alcune tombe episcopali ed il battistero principale della basilica.

    Tardo Medioevo. La storia di questo periodo è in gran parte oscura perché quasi tutte le testimonianze sono andate perdute: tuttavia ad Aosta troviamo tre grandi cicli Romani di notevole importanza. I primi due sono i capitelli del chiostro di Sant’Orso e gli affreschi del sotto tetto della stessa chiesa che narrano le storie degli Apostoli, collocabili nel XV sec. Il Chiostro è formato da 40 capitelli con le scene bibliche Evangeliche e la vita di Sant’Orso (risale al 1133). Il terzo gruppo è un ciclo di affreschi recentemente scoperti nel sotto tetto della cattedrale di Aosta.

    Arte Religiosa.Le chiese con i campanili e le cappelle rurali sono un’altra testimonianza del periodo medioevale presenti in massima parte nella città di Aosta. Le più importanti sono rappresentate dal priorato di Sant’Orso (di epoca rinascimentale) e dalla facciata della cattedrale.

    Le testimonianze più significative del Barocco sono rappresentate dagli altari delle Chiese di Saint Benin, di Santo Stefano, di Santa Croce e di quelle in marmo della cattedrale e della Collegiata di Sant’Orso. Si possono trovare altre chiese di epoca Romanica o Gotica tra cui citiamo la notevole Chiesa di San Martino ad Arnad (del sec. XI), la piccola Chiesa di San Solutore ad Issogne, la Collegiata di Saint Gilles a Verrès (con la sua torre campanaria decorata con una serie di mensole gigliate in stile gotico), la Chiesa di Challand Saint Victor (a navata unica) ed inoltre la cappella del villaggio di Moron a Saint Vincent (struttura semplice con campanile gotico); la Chiesa di Saint Vincent (con i suoi splendidi affreschi); la Chiesa di Antey Saint Andrè nella Valtournenche (con la sua bella navata centrale ed il suo campanile in stile gotico, il portale in pietra lavorata); Saint Ilario a Gignod (con le sue antiche strutture murarie del sec. XV, la chiesa a tre navate con volte a crociera contiene un bel ciclo di affreschi del sec. XV); la Chiesa di La Madeleine a Gressan (un esempio di chiesa rurale Romanica).

    Un altro gruppo di chiese e cappelle medioevali ben conservate le troviamo nel cuore della Valdigne a La Salle, Morgex, Courmayeur, Prè Saint Didier, Saint Pierre e a Sarre. Il Barocco in Valle mostra la massima espressione nell’arte sacra con l’affresco del Giudizio Universale della facciata della chiesa di Issime nella Val di Gressoney.

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